Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Bonanni (Cisl) ed Epifani (Cgil) a furia di lasciare interviste si lasciano scappare la verità.
Grazie alla sua intervista su Repubblica del 30 settembre sappiamo finalmente che Epifani chiede ai lavoratori di votare SI all'accordo "altrimenti cade il Governo".
Di fronte a questa affermazione cadono come mele marce tutte le argomentazioni sindacali in difesa dell'accordo. E' lo stesso Epifani a riconoscerlo ammettendo che questo accordo è stato firmato solo per dare ossigeno al Governo permettendogli di trasferire somme ingenti dal conto previdenziale (in attivo) alle spese per l'assistenza (che dovrebbero essere a carico della fiscalità generale),tanto che un eventuale NO dei lavoratori all'accordo farebbe cadere il Governo.
Altrettanto sbalorditivo il commento di Bonanni rilasciato ai TG nazionali e ripreso dalle agenzie di stampa:
"E' penoso che il governo abbia motivato la scelta di approvare il protocollo sul Welfare il 12 ottobre per rispettare la consultazione dei lavoratori, che si tiene l'8, 9 e 10 ottobre ‘07”.
Come a dire che per Bonanni questo Referendum è una farsa e che il parere dei lavoratori sull'accordo è qualcosa di assolutamente marginale per lui.
A ragion di cronaca registriamo che Epifani è subito corso a smentire la sua intervista a Repubblica dicendo di essere stato frainteso. Ma è una smentita che lascia il tempo che trova, sia perché Repubblica la conferma in toto esibendo la registrazione e sia perché lo stesso Epifani non si smentisce altrove quando, per sostenere l'accordo, dichiara nelle assemblee che senza l'approvazione dell'accordo si aprirebbero periodi bui e tempestosi.
A conti fatti queste dichiarazioni fanno capire una cosa molto semplice e cioè come ormai sia avanzato il processo di trasformazione del sindacato da movimento dei lavoratori a organizzazione autoreferenziale che presume e pretende di esistere a prescindere dal rapporto con quella che dovrebbe essere la sua base e la sua ragione di esistere, e quanto sia compromesso il grado di autonomia sindacale verso la politica.
Coordinamento RSU - 02-10-2007
2 commenti:
per chi non lo sapesse il signor Bonanni ha dichiarato durante il meeting di CL alla fine di agosto al TG1 " SE IN OTTOBRE QUALCUNO ANDRA' IN PIAZZA CONTRO L'ACCORDO DEL 23/7/2007 LUI ANDRA' ALLA CONTROMANIFESTAZIONE" più chiaro di così........saluti mariano
Le dichiarazioni di Bonanni e di Epifani, come altre di dirigenti trentini, sono frutto anche di un forte nervosismo dovuto al fatto che le assemblee dimostrano che i lavoratori non accettano il ruolo di spettatori passivi e si stanno organizzando per dire un grande NO a questo accordo.
Cosa dire delle affermazioni di Angeletti a Mirafiori dove ammette che il "sindacato deve prendere atto delle difficoltà del quadro politico e che questo accordo era il massismo ottenibile in questa situazione data". Giustamente un lavoratore ha ribattuto "ma se non riuscite a cambiare questa situazione che ci stanno a fare i sindacati?
Il NO per cambiare: votare No per ridare speranza ai lavoratori ed alle lavoratrici e forza a quanti, anche nel sindacato, vogliono cambiare questo stato di cose nell'interesse di quanti lavorano e producano per un nuovo patto generazionale fondato sull'allargamento dei diritti di tutti e di tutte, giovani ed anziani.
Ezio Casagranda
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