L’assessore Sala di Rovereto, accusa l’assessore Tiziano Mellarini di essere condizionato dalle organizzazioni sindacali sulla questione di Trento e Rovereto città turistiche emersa dal Forum del Corriere pubblicato domenica scorsa.
Come Filcams Cgil del Trentino, nel rimarcare la nostra piena autonomia di giudizio, oggi ci sentiamo di condividere le posizioni espresse dall’Assessore Tiziano Mellarini, nel ribadire la nostra contrarietà alle aperture incondizionate della domenica fuori da specifici accordi sindacali in quanto riteniamo che anche i lavoratori hanno diritto di dire la loro. Una posizione che il dott. Sala sembra abbia dimenticato e quindi colgo l’occasione per ricordare anche a Lui, oltre ai sostenitori delle città turistiche che i lavoratori e le lavoratrici che nei giorni festivi devono lavorare e quindi rinunciare agli affetti familiari ed a passare un giorni con i propri figli.
Le argomentazioni usate dall’Assessore Sala per sostenere la scelta di Rovereto come città turistica non sono note e per quello che è data a sapere dalla stampa non vanno oltre l’attrattiva “turistica” che eserciterebbe il Mart. Argomentazioni che ritengo strumentali in quanto anche Sala è cosciente che il turista che si reca in città per visitare le mostre del Mart non interessa se sono aperti i negozi di alimentari o di abbigliamento ma di avere una città veramente ospitale dal punto di vista dei servizi e dell’accoglienza.
Alla scrivente risulta che già da ora i ristoranti possono rimanere aperti la domenica, così come i negozi tipici e/o o bar e quindi eventualmente serve migliorar i trasposti ecc.
Per la Filcams Cgil del Trentino città turistica non è sinonimo di apertura dei negozi per vendere qualche “mutanda”, magari griffata, ma quella di dare agli eventi, un contorno di socialità a carattere culturale (eventi musicali e/o di percorsi storico culturali della città ecc). Questo anche per puntare su un turismo qualitativamente diverso dal mordi e fuggi e quindi avulso dal contesto sociale, culturale e politico della città.
Per questo la Filcams Cgil del Trentino ritiene che il tavolo di trattativa sul contratto integrativo provinciale è la sede naturale per arrivare ad una soluzione complessiva che al suo interno sancisca la volontarietà del lavoro domenicale festivo, sia riconosciuto il disagio dei lavoratori coinvolti, che deve essere ben remunerato. Il tutto definendo tempi e percorsi riguardanti gli orari della città, intesi come una serie di scelte e di interventi sui servizi sociali, per recuperare socialità e diritti per tutti, compresi quelli che lavorano la domenica.
p. la Filcams CGIL del Trentino
Ezio Casagranda
Trento, 11 ottobre 2007
Come Filcams Cgil del Trentino, nel rimarcare la nostra piena autonomia di giudizio, oggi ci sentiamo di condividere le posizioni espresse dall’Assessore Tiziano Mellarini, nel ribadire la nostra contrarietà alle aperture incondizionate della domenica fuori da specifici accordi sindacali in quanto riteniamo che anche i lavoratori hanno diritto di dire la loro. Una posizione che il dott. Sala sembra abbia dimenticato e quindi colgo l’occasione per ricordare anche a Lui, oltre ai sostenitori delle città turistiche che i lavoratori e le lavoratrici che nei giorni festivi devono lavorare e quindi rinunciare agli affetti familiari ed a passare un giorni con i propri figli.
Le argomentazioni usate dall’Assessore Sala per sostenere la scelta di Rovereto come città turistica non sono note e per quello che è data a sapere dalla stampa non vanno oltre l’attrattiva “turistica” che eserciterebbe il Mart. Argomentazioni che ritengo strumentali in quanto anche Sala è cosciente che il turista che si reca in città per visitare le mostre del Mart non interessa se sono aperti i negozi di alimentari o di abbigliamento ma di avere una città veramente ospitale dal punto di vista dei servizi e dell’accoglienza.
Alla scrivente risulta che già da ora i ristoranti possono rimanere aperti la domenica, così come i negozi tipici e/o o bar e quindi eventualmente serve migliorar i trasposti ecc.
Per la Filcams Cgil del Trentino città turistica non è sinonimo di apertura dei negozi per vendere qualche “mutanda”, magari griffata, ma quella di dare agli eventi, un contorno di socialità a carattere culturale (eventi musicali e/o di percorsi storico culturali della città ecc). Questo anche per puntare su un turismo qualitativamente diverso dal mordi e fuggi e quindi avulso dal contesto sociale, culturale e politico della città.
Per questo la Filcams Cgil del Trentino ritiene che il tavolo di trattativa sul contratto integrativo provinciale è la sede naturale per arrivare ad una soluzione complessiva che al suo interno sancisca la volontarietà del lavoro domenicale festivo, sia riconosciuto il disagio dei lavoratori coinvolti, che deve essere ben remunerato. Il tutto definendo tempi e percorsi riguardanti gli orari della città, intesi come una serie di scelte e di interventi sui servizi sociali, per recuperare socialità e diritti per tutti, compresi quelli che lavorano la domenica.
p. la Filcams CGIL del Trentino
Ezio Casagranda
Trento, 11 ottobre 2007
1 commento:
Caro Assessore Sala, prova tu a lavorare la domenica e vedrai che presto cambierai.
Bene fa il sindacato ad opporsi con tutte le sue forze a quanti vogliono aprire le domeniche.
La domenica deve essere un giorno da passare con i propri cari.
Un commesso incazzato.
Saluti Giorgio
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