Per la segretaria della Flc Cgil la priorità va data alla scuola pubblica.
Dichiarazione di Gloria Bertoldi, segretaria della Flc Cgil
«Il presidente della giunta Dellai ha indetto il referendum abrogativo dell’art.76 della L.P.5/2006 per domenica 30 settembre. Inutile sottolineare la negatività di tale scelta che limita di fatto un reale esercizio di democrazia che implica la possibilità di essere ben informati prima di fare una scelta ed esprimerla con il voto.
Votare sì al referendum vuol dire eliminare ulteriori finanziamenti alle scuole private. Al di là delle iniziali perplessità sull’uso dello strumento referendario per affrontare un argomento così delicato e di rilevanza costituzionale, la FLC CGIL dichiara fermamente la sua posizione a favore del SI’ perché la Costituzione va rispettata e la Costituzione prevede l’obbligo della Repubblica Italiana a istituire scuole e istituti di educazione, mentre riserva ai privati un semplice diritti.
“Obbligo” per obbligo si intende la necessità di assicurare risorse e personale alle scuole pubbliche dove si manifesta quella libertà di insegnamento prevista dall’art.33 della Costituzione e che discende dalle modalità di accesso alla professione docente “libere da condizionamenti ideologici o confessionali”.
La difesa della scuola pubblica è la difesa del pluralismo democratico, è la rivendicazione di una scuola pubblica di qualità. Per questi motivi la FLC CGIL invita tutti ad andare a votare e votare sì».
3 agosto 2007
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