venerdì 28 settembre 2007

Scuola: Due motivi per Votare SI'

Riceviamo e volentieri pubblichiamo due motivazioni che invitano a votare SI’ al referendum di domenica 30 settembre ’07 riguardante l’abrogazione del finanziamento pubblico alle scuole private. Resta inteso che la responsabilità degli scritti e dei firmatari.

La Filcams Cgil del Trentino

QUANDO ARRIVERANNO LE SCUOLE PARITARIE ISLAMICHE… cosa diranno i clericali nostrani?
Visto il potente schieramento politico-clericale contro il referendum del 30 settembre, Riceviamo e volentieri pubblichiamo possiamo prevedere che il referendum sulla scuola trentina rischierà di essere un’occasione perduta anziché il momento giusto per riaffermare la centralità della scuola pubblica come vuole la Costituzione repubblicana.Ma se il referendum cadrà per la campagna astensionistica, il campo politico-clericale non dovrà gioirne per tanto tempo. La Costituzione afferma che compito della Repubblica è “istituire scuole statali per tutti gli ordini e gradi” e che i privati hanno “diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato”. Se invece si “forza” la Costituzione e si prevedono detti “oneri” a favore delle scuole paritarie private, non passerà tanto tempo prima di vedere – accanto a quelle cattoliche – anche scuole paritarie islamiche o d’altro credo religioso pronte a pretendere finanziamenti pubblici. Cosa diranno allora i clericali nostrani?
Non è meglio che si rispetti la Costituzione? Che i soldi pubblici vadano appunto alla scuola pubblica? La scuola pubblica infatti non dovendo essere un organismo di parte, con preferenze ideologiche o religiose, è l’istituzione che meglio può e deve garantire lo sviluppo più libero e pluralistico di tutti i nostri figli. Ribadiamo che con i soldi pubblici questa è la scuola da finanziare, la quale in quanto pubblica è per la Costituzione “aperta a tutti” e gratuita, potendo quindi dare applicazione anche all’articolo 34 secondo cui “i capaci e i meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi”.

Nicola Zoller – consigliere socialista

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TRENTINO, REFERENDUM DEL 30 SETTEMBRE: ANDARE A VOTARE E VOTARE SI
Si all'abrogazione degli articoli della legge Salvaterra che stanzia ulteriori fondi per le scuole private. In Italia la scuola è pesantemente condizionata, in senso anti-democratico ed oscurantista, da quella scelta politica di fondo, volta a sancire l'alleanza tra istituzioni statali e Chiesa Cattolica, che ha sempre caratterizzato lo Stato italiano e che la Costituzione Repubblicana ha limitato solo formalmente.
Non solo la Chiesa e la religione cattolica hanno esercitato in mille forme la loro influenza ideologica e politica in tutti gli ordini e gradi della scuola pubblica, ma hanno potuto mantenere e sviluppare un proprio "apparato scolastico" di fatto parificato dallo Stato, sul piano del valore giuridico del percorso scolastico, a quello della scuola pubblica.
I processi di privatizzazione della Scuola pubblica hanno aperto enormi spazi non solo ad un'ulteriore penetrazione della Chiesa Cattolica, ma anche ad un'ulteriore espansione dell'apparato delle "scuole private" controllate dalla stessa Chiesa.
Mentre le scuole pubbliche risentono di una crescente carenza di personale insegnante e di strutture, sempre più fondi e risorse vengono dirottate dallo Stato italiano verso le scuole private. Contemporaneamente, sul piano politico ed ideologico, si cerca in tutti i modi di rafforzare l'influenza della Chiesa all'interno della società come fattore di coesione reazionaria e di passivizzazione dei lavoratori e dei giovani ed oggi, in modo particolare, come ulteriore tentativo, anche sul terreno del cattolicesimo, di contribuire a quell'operazione globale dell'imperialismo volta a sostenere che esiste una "civiltà occidentale" fondata sul cristianesimo che si ritrova assediata e minacciata nei suoi valori fondamentali e nella sua stessa esistenza da altri popoli e da altre culture e religioni.
Si può affermare che il Trentino, singolarmente, risulti all'avanguardia in questi processi visto che con la Legge Salvaterra si intendono promuovere e sperimentare, in nome della "parificazione', forme ancora più smaccate di sostegno economico, politico ed ideologico alle scuole private, rispetto a quelle già operanti su scala nazionale.
Sul piano degli insegnamenti politici che è necessario trarre, è rilevante che in quest'operazione risulti protagonista il governo locale retto dal centro-sinistra che non a caso in gran parte mira al boicottaggio del referendum, in parte invita ad andare a votare ribadendo il proprio supporto alla Legge Salvaterra e, in parte ancora (DS), sceglie ipocritamente di non dare indicazioni di voto.

Coordinamento provinciale Slai-Cobas del Trentino

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