mercoledì 12 settembre 2007

NO DAL MOLIN, Mobilitazione Europea

Si è svolta in mattinata l’assemblea nazionale della realtà aderenti al Patto di Mutuo Soccorso; un incontro acui hanno partecipato comitati provenienti da tutta Italia. L’assemblea ha avuto decine di interventi durante i quali sono state esposte le lotte locali dei cittadini per la difesa dei beni comuni, ma si è anche discusso delle prossime iniziative.Per quel che riguarda Vicenza, quel che emerge è che la mobilitazione per impedire la costruzione della nuova base Usa non si ferma, bensì si allarga con l’obiettivo di espandersi anche su scala europea. Sono tanti, infatti, i contatti nati in questi mesi con movimenti cechi, polacchi, olandesi ed inglesi che costruiscono partecipazione intorno al ripudio della guerra ed al rifiuto delle basi di guerra.E’ per questa ragione che il Presidio Permanente vicentino ha proposto alle altre realtà una tre giorni di mobilitazione europea da tenersi il prossimo dicembre. Un momento di confronto, di azione e di manifestazione; è intorno a queste tre caratteristiche, infatti, che verrà caratterizzata la mobilitazione di inizio inverno: confronto e discussione sulle politiche di militarizzazione del territorio e sulle forme di difesa dei beni comuni; azione diretta, per dimostrare la capacità di impedire i lavori di realizzazione del progetto Dal Molin che, verosimilmente, a dicembre saranno già iniziati; manifestazione, perché l’obiettivo è quello di dimostrare ancora una volta quando grande è il dissenso in merito alla costruzione della nuova base. I primi tre giorni di Festival hanno dimostrato quanto ampia è la rete di solidarietà tra i cittadini che si battono contro la costruzione della nuova base al Dal Molin: il Festival, infatti, nonostante le invettive di Hullweck e soci, è stato attraversato da migliaia di persone; l’assemblea nazionale del Patto ha sancito, ancora una volta, che la vicenda vicentina è irrimediabilmente nazionale e che tantissimi sono coloro che vogliono continuare a sostenere Vicenza nella sua mobilitazione. Il Governo Prodi è avvertito: se inizieranno i lavori per la realizzazione della nuova base, si troverà a fare i conti con mobilitazioni e blocchi in ogni parte d’Italia.
Presidio Permanente,
Vicenza, 9 settembre 2007

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