Ad ogni telegiornale si assiste ad una campagna mass-mediatica di caccia al rumeno attraverso espulsioni, raid razzisti, sgomberi e intimidazioni. Ha ragione Marco Revelli sul manifesto di oggi. “quanto avvenuto in Italia in questa maledetta settimana di Ognissanti non ha paragoni con nessun altro pese civile. Che un crimine, per quanto orrendo che sia – e l’assassinio di Giovanna Reggiani lo è – produca come reazione la ritorsione collettiva, in alto e in basso, nelle Istituzione e nella Società, contro un intero gruppo etnico e un’intera popolazione,è fuori da ogni criterio di civiltà, giuridica ed umana.”
Sono indignato e preoccupato per la progressione con cui in nome della “sicurezza” si sposano le tesi della destra mettendo in discussione diritti e principi giuridici, si da spazio a forme di razzismo organizzato, e si cerca di utilizzare la paura per accaparrarsi qualche voto alle prossime elezioni. Infatti, l’approvazione in via d'urgenza di alcune norme sul “decreto sicurezza” poco a che fare con il grave fatto di sangue di Roma e molto con un cedimento pericoloso alla cultura della destra in materia di sicurezza.
Non è un caso che fette della destra leggono questa decretazione di urgenza come autorizzazione alle ronde autorganizzante che sono vere e proprie operazioni di caccia al rom o la rumeno, mentre la destra “istituzionale” chiede che vengano espulsi anche i poveracci. Sembra che questo governo abbia dimenticato i delitti contro i più deboli (donne, anziani, bambini, ecc..) che negli ultimi tempi hanno visto per protagonisti autori risultati italianissimi, anche se l'istinto xenofobo aveva subito criminalizzato uno straniero cattivo come nel caso della strage di Erba. Per non parlare di Pavia dove un gruppo di rom è stato deportato sotto scorta perché a rischio linciaggio da parte di una mischia che gridava “camere a gas” ed è grave che su questa vicenda il governo non abbia proferito parola.
Oggi in Italia esiste una forte “percezione di insicurezza” che non è data dalla presenza dei lavavetri e dei parcheggiatori abusivi, ma trova la sua genesi nella paura di perdere il posto di lavoro, di non riuscire a pagare il mutuo e quindi perdere la casa, di non riuscire ad arrivare a fine mese a causa dell’aumento del costo della vita, paure che derivano da un sistema sociale che ha patto della precarietà il perno centrale di un “impossibile sviluppo”. Senza contare che anche la situazione degrado sociale è fonte di situazioni di violenza e di paura che non sono superabili con decreti espulsivi ma con precisi interventi sulle cause del deterioramento del tessuto urbano di interi quartieri delle grandi città.
Ci pensa di supplire alla passiva accettazione di una politica di decadimento sociale e supplire ai ritardi nell'azione di contrasto culturale alla «percezione» di insicurezza con la «faccia feroce» verso i romeni, si troverà con il solo risultato di abbassare ulteriormente il livello di intolleranza verso «gli altri» e quindi fomentare odio, razzismo e xenofobia facendo tornare alla mente anni terribili che vorrei non ritornassero più.
Per questo invito la sinistra a non farsi prendere dall’onda mediatica e chieda un reale cambio di marcia di questo Governo sul tema della sicurezza, del lavoro e dei diritti di cittadinanza oggi messi pericolosamente in gioco dalla legislazione di emergenza.
Ezio Casagranda - Filcams Cgil del Trentino
Trento, 4 novembre 2007
Sono indignato e preoccupato per la progressione con cui in nome della “sicurezza” si sposano le tesi della destra mettendo in discussione diritti e principi giuridici, si da spazio a forme di razzismo organizzato, e si cerca di utilizzare la paura per accaparrarsi qualche voto alle prossime elezioni. Infatti, l’approvazione in via d'urgenza di alcune norme sul “decreto sicurezza” poco a che fare con il grave fatto di sangue di Roma e molto con un cedimento pericoloso alla cultura della destra in materia di sicurezza.
Non è un caso che fette della destra leggono questa decretazione di urgenza come autorizzazione alle ronde autorganizzante che sono vere e proprie operazioni di caccia al rom o la rumeno, mentre la destra “istituzionale” chiede che vengano espulsi anche i poveracci. Sembra che questo governo abbia dimenticato i delitti contro i più deboli (donne, anziani, bambini, ecc..) che negli ultimi tempi hanno visto per protagonisti autori risultati italianissimi, anche se l'istinto xenofobo aveva subito criminalizzato uno straniero cattivo come nel caso della strage di Erba. Per non parlare di Pavia dove un gruppo di rom è stato deportato sotto scorta perché a rischio linciaggio da parte di una mischia che gridava “camere a gas” ed è grave che su questa vicenda il governo non abbia proferito parola.
Oggi in Italia esiste una forte “percezione di insicurezza” che non è data dalla presenza dei lavavetri e dei parcheggiatori abusivi, ma trova la sua genesi nella paura di perdere il posto di lavoro, di non riuscire a pagare il mutuo e quindi perdere la casa, di non riuscire ad arrivare a fine mese a causa dell’aumento del costo della vita, paure che derivano da un sistema sociale che ha patto della precarietà il perno centrale di un “impossibile sviluppo”. Senza contare che anche la situazione degrado sociale è fonte di situazioni di violenza e di paura che non sono superabili con decreti espulsivi ma con precisi interventi sulle cause del deterioramento del tessuto urbano di interi quartieri delle grandi città.
Ci pensa di supplire alla passiva accettazione di una politica di decadimento sociale e supplire ai ritardi nell'azione di contrasto culturale alla «percezione» di insicurezza con la «faccia feroce» verso i romeni, si troverà con il solo risultato di abbassare ulteriormente il livello di intolleranza verso «gli altri» e quindi fomentare odio, razzismo e xenofobia facendo tornare alla mente anni terribili che vorrei non ritornassero più.
Per questo invito la sinistra a non farsi prendere dall’onda mediatica e chieda un reale cambio di marcia di questo Governo sul tema della sicurezza, del lavoro e dei diritti di cittadinanza oggi messi pericolosamente in gioco dalla legislazione di emergenza.
Ezio Casagranda - Filcams Cgil del Trentino
Trento, 4 novembre 2007
1 commento:
Ma scusate.... la sicurezza è un problema. IO sono stufa di leggere e sentire sparare " cazzate " ! Come se il problema della sicurezza fosse un problema di destra o di sinistra. Credo che chiunque abbia seguito dai tg o dalla stampa la vicenda della povera Giovanna Reggiani , chiunque abbia l'uso della ragione ha capito che si stava strumentalizzando. IL buon Fini che si reca sul posto è una fatto indegnoso.... dov'era quando due buoni ragazzi di provincia hanno ucciso in provincia di Sondrio quel bambino sulla pista ciclabile ? Cito questo fatto ma la lista è davvero lunga ; la violenza sulle donne è un problema di vecchia data , la legge sulla violenza è stato un susseguirsi di decreti, aggiustamenti, votazioni pro e contro. Non sono passati molti anni da quella legge, ricordo che prima la violenza non era neanche considerato un reato contro le donne... era un problema di morale . Roba da matti !! Ed ora ? Ora il nostro governo si è riunito straordinariamente per approvare un decreto legge, votato all'unanimità, dove si dice che i prefetti possono allontanare chiunque dal suolo nazionale per motivi di sicurezza pubblica . Credo che questo governo abbia il dovere di occuparsi anche di sicurezza pubblica ma ci sono moltissime questioni in sospeso ... che come da programma, dovrebbero essere prese in considerazione con la stessa fretta...Io sto ancora aspettando....
Posta un commento