lunedì 19 novembre 2007

Folgaria: Difendere il territorio

Riceviamo e volentieri pubblichiamo un appello sulla lotta dei cittadini di Folgaria, Lavarone e Luserna contro i disastri ambientali degli “impiantisti di ultima generazione”.

Ciò che ci spinge a chiedere il vostro sostegno è la certezza che non possiate rimanere insensibile di fronte a quanto i politici locali e provinciali stanno cercando di realizzare sull’Altopiano di Folgaria, Lavarone e Luserna. Da molto tempo stiamo facendo sentire il nostro NO all’ampliamento del carosello sciistico folgaretano con la realizzazione di nuovi impianti per lo sci da discesa (7 nuove seggiovie e 12 piste) nell'incontaminato ecosistema di Val delle Lanze - Costa d'Agra - Passo Coe, sul confine fra Trentino e Provincia di Vicenza.
Ci teniamo a sottolineare che le motivazioni che ci spingono ad opporci a questo folle progetto non sono solamente di matrice ambientalista, ma esprimono una forte preoccupazione per l'aspetto economico e soprattutto sociale dell'operazione e sono quindi facilmente condivisibili.

Pochi dati per inquadrare il problema:
- Le pendenze medie delle nuove piste sono ridicole (12%) tanto che molti esperti del settore hanno definito la nuova area "stazione di non ritorno", senza cioè alcuna attrattiva per chi ci scia;
- La quota massima è bassissima (1820 mt) e l'esposizione delle piste è rivolta a sud; ciò richiede l'inevitabile ricorso all'innevamento artificiale per il quale è prevista la realizzazione a Passo Coe di un bacino da 100.000 mc d'acqua che verrà raccolta attraverso le precipitazioni ma anche pescando dall'Astico, dalle scarse sorgenti del Monte Maggio e di Pioverna e, se non basterà, direttamente dalle pompe dell'acquedotto comunale;
- La Carosello Ski, società che gestisce le piste attuali e realizzerà e gestirà il nuovo collegamento, è già fortemente indebitata (circa 12 milioni e mezzo di euro di debiti) e per sostenerla l'Amministrazione di Folgaria ha deliberato l'avvio dell'ennesima speculazione edilizia con la realizzazione di nuove seconde case a Serrada (6000 mc - circa 60 appartamenti) e a Fondo Grande (20000 mc - circa 100 appartamenti); anche ai Fiorentini (Lastebasse - Vi) sono previsti 42000 mc di appartamenti;
- Tutto questo progetto, e questa probabilmente è la cosa più grave, è stato pensato e pianificato senza informare né tanto meno coinvolgere la popolazione residente degli Altipiani.
A questo punto crediamo vi siano chiari i gravi danni che provocherebbe tale progetto e forse vi stupirete (come è successo a noi) nello scoprire che la nostra Provincia è pronta a versare un contributo di ben 17 milioni di euro, per finanziare uno sviluppo che non è sostenibile né socialmente, né economicamente e tanto meno dal punto di vista ambientale. Non solo, L'Adige ha recentemente scoperto che esiste un accordo segreto pronto alla firma, tra PAT, Agenzia per lo Sviluppo, comuni di Folgaria, Lavarone e Luserna e società impiantistiche per il versamento di questo contributo: un accordo che fra l’altro impegna le parti a "non divulgare a terzi, alcuna notizia, informazione o dato riguardante l'operazione" (art. 9). Continua quindi anche in Provincia l'atteggiamento antidemocratico dimostrato negli ultimi mesi soprattutto dall'Amministrazione Comunale di Folgaria che è arrivata al punto di negare l'uso della piazza principale del paese (chiesta per informare la popolazione sul progetto) ad iniziative che non fossero organizzate dal Comune o dallo stesso sponsorizzate. Ed è anche riguardo allo sperpero di denaro pubblico che la stessa Amministrazione folgaretana si è distinta: infatti sono stati spesi 200.000€ per commissionare tre studi di fattibilità di tale progetto: ben due studi su tre hanno dato parere negativo. L’unico studio che si è schierato favorevolmente è quello commissionato alla SWS di Trento che da sempre progetta impianti di risalita per la Carosello Ski.
La crisi della rappresentanza è quanto mai evidente a Folgaria dove il Consiglio Comunale in carica sta reagendo con grande arroganza alle richieste di chiarimento di una popolazione che, giorno dopo giorno, rende sempre più manifesta la propria contrarietà a questo modello di sviluppo. Forte del risultato ottenuto alle ultime elezioni, il sindaco Olivi (DS), al suo terzo e ultimo mandato, pare non aver più alcun interesse a farsi ben volere dal proprio elettorato e, di fronte alle costanti richieste dell'apertura di un dialogo con la popolazione, reagisce sistematicamente trincerandosi dietro alla “sacralità” della politica istituzionale e intimando di avere maggiore rispetto per chi è stato democraticamente eletto e accusando chi lo contesta di mirare soltanto a prendere il suo posto alle prossime elezioni.

Con l'aiuto di tutti voi, siamo certi che riusciremo a riportare il potere decisionale nelle mani dei cittadini che – cogliamo l'occasione per ricordarlo al signor Sindaco – non sono tali soltanto al momento dell'elezione, ma anche per tutta la durata del mandato che deleghiamo a questi signori, che altri non sono che nostri dipendenti.

Una cittadina di Folgaria

Folgaria, 19 novembre 2007

Per maggiori informazioni: www.folgaria235.com oppure http://altipiani.splinder.com/

1 commento:

Anonimo ha detto...

Folgaria, Mattarello, Metrolandia ecc. Anche il Trentino ha sposato il modello di sviluppo speculativo e devastante delle grandi opere.
La Vostra tenacia, l'essere parte di una comunità sono nuove frontiere di una lotta più generale che ci copinvolge tutti. Come cittadini, come lavoratori ma anche come persone coscienti che questo momdo non è nostro ma ci è stato dato in prestito dai nostri figli. Quindi è nostro compito e preciso dovere batterci, ogni giorni e in ogni luogo, per la sua salvaguardia.
Anche il mondo del lavoro è interessato al successo della vostra lotta che riguarda non solo la tutela di un ambiente incontaminato, ma il porre le basi materiali e culturali per un turismo e uno sviluppo economico più responsabile, più attento alla persona e rispettoso del territorio.
Insomma un altro modo di fare turismo che con grande difficoltà viene fatto proprio dal movimento sindacale.
Per questo sono a fianco della vostra lotta.
Ezio Casagranda