mercoledì 16 gennaio 2008

Vaticano, stampa e Lavoro

I metalmeccanici sono costretti a nuovi scioperi per contrastare l’arroganza del padronato che pretende mano libera sul posto di lavoro rivendicando una sorta di extraterritorialità in cui il lavoro non può avere ne diritti ne voce. Oltre 6 milioni di lavoratori attendono e scioperano da mesi (il commercio da oltre 1 anno) il rinnovo del loro contratto di lavoro e nei Tg nazionali ieri e sulla carta stampata oggi si parla solo della mancata vista del papa alla Sapienza di Roma.
Questo modo di fare giornalismo è un vero scandalo: Ancora una volta la vera libertà di stampa e di pensiero viene cancellata dai poteri forti e da una stampa succube di una sindrome di reverenza verso il Vaticano. Studenti e professori sono accusati di essere poco democratici e di aver minato la laicità dello stato (intesa come diritto del Vaticano di interferire sulle faccende di casa nostra). Secondo questa stampa sono stati minati i diritti della libertà e del libero pensiero. Il risultato di questa situazione (definirla assurda è un eufemismo) è che il lavoro viene oscurato dai media, altro che offesa alla laicità e alla libertà di stampa. I grandi padroni dei media sono pronti ad inchinarsi ad un capo di stato straniero e con lo stesso tempismo a dimenticare che il nostro sistema industriale uccide oltre 1400 lavoratori all’anno.
Infatti, nessuno dice più nulla sulla legge Maroni (legge 30) che ha allineato la politica del lavoro dell'Italia a quelle del più arretrate d0Europa e non solo dell’Europa, quinto mondo e nessuno osa dire che la mancanza di sicurezza alla ThyssenKrupp ( e non solo) è figlia della legge Maroni. Gli operai sopravvissuti hanno dichiarato che non si poteva protestare per i turni interminabili o per gli estintori vuoti. Chi è assunto a tempo determinato se protesta è lasciato a casa. E chi ha una famiglia non se lo può permettere.
Deve presumere che sulla stampa nazionale gli schiavi moderni o sono invisibili o non hanno diritto di esistere in quanto la loro presenza turba i grandi manipolatori della realtà e quanti stanno lavorando per uno stato confessionale.
Questo è il vero pericolo che incombe sull’Italia.

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