venerdì 18 gennaio 2008

La vera faccia delle Coop

DAL CONTRATTO BIDONE AL CONTRATTO VERGOGNA!
A distanza di due anni dalla sua scadenza e dopo 18 mesi dalla presentazione della piattaforma rivendicativa, il 17 dicembre le OO.SS di categoria hanno firmato l’ipotesi di accordo per il rinnovo del Contratto Integrativo Aziendale di Coop Adriatica area Emilia che riguarda più di 4000 mila lavoratori/trici sparsi nel territorio bolognese. Ipotesi di accordo che nelle battute finali della trattativa non ha visto il reale coinvolgimento della Rsu aziendale e che è stata raggiunta senza neanche un minuto di sciopero.
Ma veniamo al merito dell’ipotesi di accordo
Si accetta, di fatto, un doppio regime salariale e normativo per i neo-assunti (per lo più giovani) in punti vendite di nuova apertura con l’introduzione di un Salario d’ingresso per i primi 48 mesi che prevede l’erogazione da subito del salario variabile (che appunto è variabile) e la non erogazione del premio integrativo aziendale (che è fisso). Come se non bastasse, dopo 4 anni, a questi lavoratori non verrà erogato da subito e per intero il premio aziendale ma verrà consolidato progressivamente. Il tutto peggiorando la stessa normativa già in essere che prevede per i neo-assunti un salario d’ingresso di 36 mesi.
Per quanto riguarda gli aspetti normativi l’accordo prevede il non riconoscimento del diritto alla pausa retribuita, della maggiorazione del 135% per il lavoro domenicale e le 24 ore di permessi retribuiti. Inoltre per gli assunti a full-time è previsto un aumento dell’orario di lavoro da 37 a 38 ore a parità di salario!
Si accetta quindi il principio che possano esistere lavoratori di serie A (quelli già assunti full-time e a tempo indeterminato) lavoratori di serie B (part-time, contratti a termine, apprendisti ecc.) e lavoratori di serie C (i neo-assunti nei nuovi punti vendita).
Per finire viene introdotto in via “sperimentale” un premio economico ai lavoratori/trici che faranno meno assenze per malattia!!!
Tutto questo in cambio di cosa? sviluppo dell’occupazione
- 300 assunzioni a tempo indeterminato/apprendistato (e quindi anche con contratti precari) in quattro anni e cioè la bellezza di 75 ogni anno! Per non parlare del fatto che la stragrande maggioranza di queste assunzioni saranno con contratti part-time. 70 trasformazioni da parttime a full-time sempre in quattro anni (e cioè la bellezza di 18 all’anno!!!) a fronte di una graduatoria sostanzialmente ferma da parecchi anni composta da alcune centinaia di lavoratrici/tori.
Contratti a termine
- La percentuale di utilizzo dei contratti a termine rimane sostanzialmente invariata rispetto al contratto precedente visto che nei periodi da 1/11 a 15/1 e ultima settimana di maggio al 30/9 di ogni anno sarà del 18% per singolo IPMK e 13% nel complesso rete SMK+SEDE. Altro che riduzione del precariato!
Buoni pasto
- aumento del buono pasto da €3 a €3,50.
Dopo un anno e mezzo di trattativa invece di discutere della piattaforma sindacale si è accettato di discutere solo ed esclusivamente della contro piattaforma aziendale che, con questo accordo, viene accettata nella sua filosofia di fondo.
Come rete28aprile diamo un giudizio estremamente negativo sull'ipotesi d’accordo ed invitiamo da subito i lavoratori e le lavoratrici a votare no al referendum che si terrà a gennaio.
Pensiamo poi che i contenuti dell’accordo, non solo siano incompatibili con il documento politico dell’ultimo congresso della cgil, ma anche con i suoi stessi principi fondativi.
Chiediamo quindi ai rappresentanti della filcams-cgil di ritirare la firma da quell’accordo.

La rete 28aprile
Trento, 18 gennaio 2008

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