Bloccare i lavori e ridurre il traffico di Tir sull’A22 è possibile
La galleria di base del Brennero non s’ha da fare. Né ora né mai, abbiamo ripetuto, con le bandiere "Kain Bbt - No Tav", martedì 14 agosto ’07 al valico italoaustriaco chiedendo il blocco immediato dei lavori perché il tunnel di base non risolve i problemi del traffico sull’autostrada ed è inutile è costosa.
A sostenere questa tesi dell’inutilità del tunnel di base, anche se con proposte diverse (tunnel di superficie di 14 km) dalle nostre, sono i componenti del comitato indipendente pro “Scheiteltunnel” guidato dall’architetto di Seefeld Michael Prachensky.
Una proposta che si aggiunge alle tante che sono alla base della nostra richiesta di immediato blocco dei lavori su tutta la tratta e l’apertura di un confronto non solo fra addetti ai lavori ma in grado di coinvolgere tutta la popolazione della nostra regione sulla politica dei trasporti che comprenda anche il trasporto locale e dei pendolari.
Le tesi sostenute dall’architetto Michael Prachensky sono una delle tante dimostrazioni delle nostre ragioni e del fatto che la nostra contrarietà al tunnel di base non è ideologica ma è sempre stata supportata da argomentazioni di merito e di sostanza che il potere politico ha sempre voluto ignorare. Potenziamento e ammodernamento della ferrovia sono le scelte necessarie non le mega opere improduttive, costose e devastanti per il territorio e che interessano solo le lobby economico finanziarie della regione.
Ridurre il traffico dei TIR sull’autostrada da subito è possibile, non serve attendere anni, basta mettere in campo una politica dei trasporti già applicata da altri paesi come la Svizzera e quindi agire sulle tariffe e sulla tipologia di merci trasportate.
Come abbiamo sempre sostenuto le soluzioni sono già applicabili, quello che manca è la volontà politica di fare delle scelte in contrasto con gli interessi economici dei potenti e delle grandi imprese multinazionali.
Ezio Casagranda
Trento, 16 agosto ’07
La galleria di base del Brennero non s’ha da fare. Né ora né mai, abbiamo ripetuto, con le bandiere "Kain Bbt - No Tav", martedì 14 agosto ’07 al valico italoaustriaco chiedendo il blocco immediato dei lavori perché il tunnel di base non risolve i problemi del traffico sull’autostrada ed è inutile è costosa.
A sostenere questa tesi dell’inutilità del tunnel di base, anche se con proposte diverse (tunnel di superficie di 14 km) dalle nostre, sono i componenti del comitato indipendente pro “Scheiteltunnel” guidato dall’architetto di Seefeld Michael Prachensky.
Una proposta che si aggiunge alle tante che sono alla base della nostra richiesta di immediato blocco dei lavori su tutta la tratta e l’apertura di un confronto non solo fra addetti ai lavori ma in grado di coinvolgere tutta la popolazione della nostra regione sulla politica dei trasporti che comprenda anche il trasporto locale e dei pendolari.
Le tesi sostenute dall’architetto Michael Prachensky sono una delle tante dimostrazioni delle nostre ragioni e del fatto che la nostra contrarietà al tunnel di base non è ideologica ma è sempre stata supportata da argomentazioni di merito e di sostanza che il potere politico ha sempre voluto ignorare. Potenziamento e ammodernamento della ferrovia sono le scelte necessarie non le mega opere improduttive, costose e devastanti per il territorio e che interessano solo le lobby economico finanziarie della regione.
Ridurre il traffico dei TIR sull’autostrada da subito è possibile, non serve attendere anni, basta mettere in campo una politica dei trasporti già applicata da altri paesi come la Svizzera e quindi agire sulle tariffe e sulla tipologia di merci trasportate.
Come abbiamo sempre sostenuto le soluzioni sono già applicabili, quello che manca è la volontà politica di fare delle scelte in contrasto con gli interessi economici dei potenti e delle grandi imprese multinazionali.
Ezio Casagranda
Trento, 16 agosto ’07
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