mercoledì 13 febbraio 2008

"Liberi" di morire

A proposito di privilegi della politica, di vitalizi passati, presenti e futuri di cui godono senza vergognarsene esponenti della politica locale e nazionale che arringano a sacrifici della gente per un bene comune che “loro” hanno saccheggiato e saccheggiano impassibili al monito di chi paga anche con la vita: gli regalo una lettera di un operaio della Thissenkrupp:“Io dico che la ThissenKrupp non soltanto non aveva il diritto di ammazzare sette persone, ma non aveva nemmeno il diritto di farci vivere quello che abbiamo vissuto prima dell’incidente, le angherie dei capi che ci volevano in ginocchio, la cafonaggine dei manager che ci vedevano come bulloni da trasportare a Terni insieme ai macchinari, ci volevano servili come degli schiavi. La sera non rientravo a casa con il sentimento di aver guadagnato la giornata ma col veleno dentro, per come ci trattavano…”. “Ora non so come sarà il mio futuro.” “…Mi sento carne da macello”. “L’azienda mi fa paura”.La tragedia e la morte sono arrivati dopo. Prima è arrivata la schiavitù!Negli ultimi venti anni ci hanno raccontato che il benessere dei lavoratori si raggiunge solo incentivando le imprese a crescere perché solo così si possono aumentare i posti di lavoro. Eccolo il benessere raccontato in questa lettera! In questi ultimi venti anni i grandi imprenditori del nostro paese si sono arricchiti e non c’è stato momento in cui le loro tasche siano state minimamente intaccate. Noi invece siamo stati spolpati all’osso e defraudati di qualsiasi briciola di dignità! …”Droga (la grande droga, quella che muove miliardi di Euro)o edilizia, rifiuti tossici o acciaio…..Torino viene dietro ma, come dimostra la ThissenKrupp, ha una gran voglia di rifarsi. O davvero credete che i padroni delle ferriere ThissenKrupp abbiano più coscienza civile di un capoclan camorrista di Casal di Principe? Credete davvero ci sia differenza se i soldi si fanno con la coca o bollendo nell’olio gli operai perché si è scelto a monte di avere in totale spregio la sicurezza di questi? Ricordate il Petrolchimico di Porto Marghera? E’ stato processualmente dimostrato che per decenni i dirigenti di Enichem e Montedison sapevano perfettamente di mandare gli operai a morire di cancro da cloruro di vinile.Ne hanno mandati a morte almeno 159″… Lavoratori senza rappresentanza e senza voce.Cittadini “liberi” di morire!Aver delegato, in buona fede, la nostra rappresentanza a chi si è semplicemente servito di noi per conquistare poltrone, ricchezza e potere politico ci ha portato oggi alla situazione di sofferenza e rischio di morte che conosciamo molto bene.Chi sta meglio deve lottare per mantenere quanto ha conquistato ed estendere quei diritti e garanzie a chi sta peggio. Prendere in mano il nostro destino per il futuro nostro e dei nostri figli, questo il nostro compito in vita.
Antonio Marchi
Trento, 13 febbraio ’08

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